Dissoì Lógoi, informativa al mercato e interessi degli azionisti. Il caso dell’OPAS di Intesa San Paolo su UBI Banca
I flussi informativi da entrambe le Parti destinati agli azionisti di UBI, ma anche a quelli di ISP e più in generale al mercato, sono risultati non sufficientemente dettagliati per consentire di apprezzare l’Offerta e quindi di valutare autonomamente le condizioni proposte. In particolare, le valutazioni sottese alla definizione dei rapporti di scambio proposti da ISP, prima e dopo l’integrazione dell’Offerta con il corrispettivo monetario, non sono state rappresentate in dettaglio. Come pure non sono state precisate analiticamente le valutazioni di UBI secondo le quali i rapporti di scambio dovevano essere ritenuti inadeguati. Tutte le opinion emesse dai vari soggetti terzi che sono stati incaricati dalle due banche nel corso dello sviluppo dell’operazione sono risultate prive di informazioni realmente utili per le relative autonome decisioni da parte degli azionisti, poiché hanno esposto le conclusioni peritali senza dettagliare i processi estimativi che le hanno determinate. Una dialettica, quindi, in parte “a carte coperte”, nell’ambito della quale le Parti hanno potuto affermare quello che risultava utile per confermare o negare la convenienza dell’operazione per gli azionisti di UBI, senza la possibilità di un contraddittorio documentato. L’autore conclude ritenendo che ci siano buoni motivi per richiedere, nelle future operazioni della specie, maggiori e migliori evidenze da portare all’attenzione di tutti i soggetti interessati, e particolarmente degli azionisti a tutela soltanto dei loro interessi.