Cooperazione amministrativa tra Stati membri
Il bilanciamento tra obiettivi di contrasto all’evasione fiscale transfrontaliera e tutela dei soggetti coinvolti
La più recente giurisprudenza europea consegna all’interprete una serie di utili criteri ermeneutici per inquadrare il tema della tutela dei diritti dei soggetti coinvolti in procedure internazionali di scambio automatico di informazioni fiscali: i) per un verso, e sotto un aspetto più generale, la Corte di Giustizia UE, in linea con alcuni precedenti arresti, ha delimitato, da ultimo con la sentenza État luxembourgeois, lo spazio di operatività del diritto ad un ricorso giurisdizionale effettivo di cui all’art. 47 della Carta di Nizza; ii) per altro verso, e qui sotto un aspetto più particolare, il giudice europeo, soprattutto nella sentenza Glencore, individua le garanzie procedimentali e processuali da riconoscere al contribuente nei cui confronti sia stato avviato un procedimento tributario sulla base di risultanze istruttorie acquisite in procedimenti “connessi”, a loro volta (spesso) intrapresi a seguito dell’acquisizione di elementi oggetto di scambio automatico internazionale.