Il reato di falso in bilancio e possibili differenze civilistiche nella redazione
Marco Locati
Fascicolo n°41 2019
L’autore sostiene – e dimostra – la tesi secondo la quale non tutte le “false dichiarazioni” comportano conseguenze di carattere penale. La chiave di lettura dell’interprete sta sempre nella verifica della presenza – o dell’assenza – del dolo da parte del soggetto (o dei soggetti) responsabile della redazione del bilancio. A dimostrazione della tesi viene indicato un elenco, esemplificativo e non esaustivo, di “irregolarità” che portano conseguenze solo civilistiche poiché risulta evidente l’assenza del dolo”.