La cessione del credito tra redditi di capitale e redditi diversi
L’elaborato analizza il regime tributario della differenza, emergente in occasione della cessione dei crediti, tra il valore nominale del credito e il corrispettivo percepito dal soggetto cedente, qualora realizzata da un cessionario non residente privo di una stabile organizzazione in Italia. In particolare, alla luce del principio del trattamento isolato del reddito, di cui agli artt. 23 e 24del TUIR, l’analisi mira a qualificare tale differenza come reddito di capitale o reddito diverso in capo al cessionario non residente. Muovendo da un esame dei profili civilistici e degli elementi salienti del contratto in esame, l’analisi prosegue con la qualificazione che amministrazione finanziaria, giurisprudenza e dottrina tributaria hanno conferito al medesimo contratto e ai redditi da esso ritratti, per concludere con la sussunzione alla categoria dei redditi di capitale, argomentando sulla natura finanziaria e sulla causa di finanziamento che permette la riconducibilità alla figura dei redditi di capitale derivanti da “altri rapporti aventi ad oggetto l’impiego di capitale”.