Presentazione della rivista
Le ragioni del nuovo corso della rivista
di Giuseppe Corasaniti e Franco Paparella
Crediamo che sia doveroso precisare ai lettori (oltre a ribadirle a noi stessi) le ragioni che ci hanno convinto a riprendere la pubblicazione di una rivista specialistica come Strumenti Finanziari e fiscalità.
I motivi sono molti ma due sono stati decisivi.
Il primo e nostalgico ma, al tempo stesso, animato da senso di gratitudine e di riconoscenza perché la rivista è stata fondata Professori Luigi Guatri e Victor Uckmar, ha riscosso un successo apprezzabile, ma poi ha subito una sospensione motivata da ragioni editoriali. L’idea che un patrimonio di conoscenze e di approfondimenti apprezzabili potesse restare relegato nel passato ci è parso riduttivo sicché in occasione dei nostri scambi di opinioni, degli incontri e delle diverse occasioni di riflessione seguiti all’approvazione della legge delega avente ad oggetto la riforma tributaria ci è parso quasi naturale recuperare un’esperienza culturale unica anche solo per il fatto che è la sola rivista della nostra materia dal taglio dichiaratamente settoriale.
Il senso di profonda riconoscenza e di immensa gratitudine nei confronti dell’opera degli insigni Maestri, prof. Victor Uckmar (scomparso il 5 dicembre 2016) e prof. Luigi Guatri (spentosi il 6 febbraio del corrente anno), e la possibilità di proseguire la loro opera meritevole hanno fatto il resto, grazie anche alla sensibilità della casa editrice Pacini Giuridica che ha aderito al nostro progetto con entusiasmo.
Speriamo di essere, almeno in parte, all’altezza di chi ci ha preceduto, raccogliendo il testimone di questa rilevante eredità, e per questa ragione abbiamo coinvolto negli organi della rivista numerosi Colleghi, giovani studiosi ed esperti riconosciuti della materia.
Anche a loro va il nostro più sincero ringraziamento perché senza la rapida e convinta adesione la rivista non avrebbe mai potuto avere un nuovo corso.
La seconda ragione è più strettamente culturale ed attiene ai temi esaminati sin dall’origine dalla rivista. Ovviamente non è questa la sede per delineare i profili teorici irrisolti e le numerose questioni applicative che incombono sugli operatori della materia.
Crediamo però che difficilmente rischiamo di essere smentiti se evidenziamo un aspetto che almeno secondo una parte della dottrina rischia di essere una banalità: la ricchezza finanziaria è una sorta di microsistema, sostanziale e con riflessi peculiari nella fase di attuazione dei tributi, ben lungi dall’aver ricevuto una sistemazione teorica e legislativa compiuta, sebbene le soluzioni siano abbastanza condivise quantomeno sul versante delle imposte sui redditi. Peraltro, gli effetti dei principi contabili nazionali e internazionali nonché la nuova dimensione del principio di derivazione rafforzata non hanno ancora raggiunto una sistemazione concettuale definitiva.
La ricchezza finanziaria, inoltre, denota una particolare rilevanza che abbraccia gran parte dei tributi nazionali indiretti (si pensi, ad esempio, all’imposta sul valore aggiunto, all’imposta di bollo o all’imposta sulle transazioni finanziarie) e con significative implicazioni di diritto tributario europeo ed internazionale.
Last but not least la ricchezza in esame presenta tratti innovativi ed evolutivi con riferimento alle implicazioni dovute all’economia digitale a partire dall’ampio settore delle criptoattività e delle criptovalute.
Insomma, i motivi di interesse, le nuove questioni applicative e le esigenze di approfondimento continuano a svilupparsi mentre la giurisprudenza di legittimità non sempre riesce a dare prova di governare razionalmente i fenomeni e di assecondare le esigenze di ammodernamento del sistema: già solo questo è sufficiente per giustificare una rivista spiccatamente settoriale e dalla forte connotazione disciplinare.
Nel rispetto delle scelte compiute all’origine abbiamo preservato la connotazione della rivista nell’ambito delle moderne classificazioni secondo i criteri ANVUR e, pertanto, essa non è orientata esclusivamente all’approfondimento dei profili teorici perché porrà adeguata attenzione anche agli aspetti di ordine pratico. Di ciò riteniamo vi sia, per adesso, ampia conferma negli organi della rivista che accolgono esperti riconosciuti della materia ed autorevoli esponenti delle principali associazioni di categoria.
Infine, un’ultima precisazione di ordine terminologica perché abbiamo ripetutamente evocato le ricchezze di natura finanziaria ma, sempre in coerenza con le scelte originarie, la rivista di occuperà altresì della fiscalità assicurativa e dei profili di carattere previdenziale.
Desideriamo ricordare l’ultimo editoriale “Strumenti finanziari e fiscalità tra ragioni scientifiche ed esigenze del mercato editoriale”, in cui veniva citato un frammento del discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del suo secondo giuramento: “L’Italia è, per antonomasia, il Paese della bellezza, delle arti, della cultura. Così nel resto del mondo guardano, fondatamente, verso di noi. La cultura non è il superfluo: è un elemento costitutivo dell’identità italiana. Facciamo in modo che questo patrimonio di ingegno e di realizzazioni – da preservare e sostenere – divenga ancora più una risorsa capace di generare conoscenza, accrescimento morale e un fattore di sviluppo economico. Risorsa importante particolarmente per quei giovani che vedono nelle università, nell’editoria, nelle arti, nel teatro, nella musica, nel cinema un approdo professionale in linea con le proprie aspirazioni”. Con questo spirito ci eravamo congedati dai nostri lettori con l’auspicio di poter rispettare il messaggio presidenziale e di poter tornare presto a dare nuovo spazio alla cultura specialistica degli strumenti finanziari. E con lo stesso auspicio e con immutata determinazione riprendiamo oggi la pubblicazione della rivista con una nuova casa editrice, ancora di più convinti della
fondatezza e bontà delle ragioni del nuovo corso della rivista nel solco della tradizione del rigore scientifico ma anche dell’innovazione digitale, permettendo anche ai giovani studiosi e agli esperti del settore di raggiungere approdi professionali in linea con le loro aspirazioni.
Come in ogni nuova esperienza editoriale i messaggi iniziali hanno un senso se riescono compiutamente a descrivere gli obiettivi e gli ambiti dell’iniziativa; su tutto, però, resta decisiva la valutazione dei lettori ed in questa prospettiva confidiamo almeno in un giudizio benevolo date le nobili origini della rivista.
Brescia-Roma, 21 febbraio 2025
Giuseppe Corasaniti
Ordinario di diritto tributario, Università di Brescia
Franco Paparella
Ordinario di diritto tributario Sapienza, Università di Roma